L’Associazione Punto a Capo nasce nel 1985 come “Gruppo di donne attive nella promozione e tutela dei diritti delle donne”. Ben presto inizia ad intercettare domande di aiuto su problemi concreti.

Nasce il primo sportello (unico nel territorio) di ascolto, orientamento, consulenza legale, aiuto nella ricerca di casa e lavoro e nella gestione di pratiche burocratiche ed amministrative.

Nel 1992 si iscrive al Registro delle associazioni di volontariato della Regione Piemonte.

Nel 1997 l’associazione apre “SALAM”, uno spazio dedicato in particolare alle donne straniere per informazioni sui diritti, attività di inclusione sociale e gestione di pratiche amministrative. Organizza corsi di alfabetizzazione per adulti e sostegno scolastico ai ragazzi.

Già dalla sua nascita Punto a Capo si rivolge anche alle donne che hanno subito e/o subiscono violenza, ma in quel periodo il fenomeno era poco conosciuto, la legislazione non rispondeva alle reali necessità delle persone e le forze dell’ordine e i servizi preposti si dimostravano meno collaborative, quindi le donne si esponevano poco.

Nel 2007 nasce “Via dalla violenza”: il primo spazio specificamente dedicato alle donne vittime di violenza. I servizi offerti erano: ascolto (gestito da volontarie), sostegno psicologico e consulenza legale gestite rispettivamente da una psicologa e da una avvocatessa e supporto nei percorsi di uscita dalla violenza.

Nello stesso anno l’Associazione partecipa al Tavolo di concertazione dei Piani di zona dei Servizi Sociali del territorio ponendo in discussione la definizione di azioni concertate per il supporto di donne vittime.

Nel corso del Tavolo successivo (2011) il tema del contrasto alla violenza viene finalmente considerato un obbiettivo di piano da realizzare.

Nel 2008 Punto a Capo partecipa, attraverso le attività dello Sportello “Via dalla violenza”, ad un progetto del CISS/CHIVASSO con l’obiettivo di contrastare la violenza, finanziato dalla Regione Piemonte.

Nel 2010 aderisce ad AMETISTA, gruppo di lavoro multidisciplinare dell’ASLTO4 tutt’ora attivo.

Nel 2011 organizza un corso di formazione per le volontarie dello sportello di accoglienza.

Nel 2013, grazie ad un finanziamento della Provincia di Torino e al lavoro di tanti volontari e professionisti, apre la Casa di via Domani, sede di pluriservizi (mensa sociale, distribuzione di cibo e abiti), ma soprattutto del centro di contrasto alla violenza sulle donne che prevede:

  • Apertura giornaliera di uno spazio di ascolto;
  • Supporto psicologico individuale e/o di gruppo;
  • Consulenza legale;
  • Mediazione culturale e/o facilitazione linguistica;
  • Ospitalità residenziale per donne che si debbono allontanare dalla propria casa;
  • Accompagnamento in percorsi di autonomizzazione, con la collaborazione della rete territoriale che nel corso degli anni si è consolidata (servizi sociali, scuole, centro per l’impiego, amministrazioni comunali, forze dell’ordine, associazioni e cooperative del territorio, etc.);

Punto a Capo stipula nello stesso anno una convenzione triennale con il Comune di Chivasso e il

CISS/Chivasso relativa ai servizi erogati dal Centro Antiviolenza.

Nel 2014 ottiene un finanziamento regionale per incrementare le attività ed organizza corsi di difesa personale rivolte alle scuole ed organizza la prima edizione de “La corsa in rosa” per promuovere le attività del Centro Antiviolenza.

Grazie ad un finanziamento del Tavolo Valdese potenzia le attività di supporto psicologico e inizia ad organizzare laboratori con le scuole sul tema della violenza contro le donne.

Nel 2015 partecipa ad un Bando della Regione Piemonte che permette di:

  • Consolidare le attività del Centro Antiviolenza
  • Aprire uno sportello presso il Centro famiglie dei Servizi Sociali di Caluso
  • Organizzare un laboratorio di espressività corporea ed affettività in collaborazione con l’Associazione Culturale TEATRO A CANONE. Da questa sperimentazione (diventata poi

permanente) nasce il CLAN DELLE CICATRICI: una sorta di compagnia di giro che vede le donne vittime consegnare le loro emozioni in scena.

Vince anche un Bando del Tavolo Valdese 8xmille che consente di aprire “La tana del Lupo”, spazio di ascolto e riabilitazione degli offenders.

Organizza un corso di formazione di 30 ore per i volontari sulle tecniche di accoglienza e ascolto, sugli aspetti pratici della normativa sul tema, sulla definizione della rete, sui progetti di aiuto con particolare attenzione alle donne straniere.

Entra a far parte del CCPCUD (Comitato di raccordo contro la violenza) della Città Metropolitana di Torino.

Organizza laboratori con le scuole sul tema della prostituzione minorile (finanziato dal Tavolo Valdese 8xmille).

Parte la seconda edizione de “La corsa in rosa” che diventa così un appuntamento annuale.

Nel 2016 rinnova la convenzione triennale con i Servizi del consorzio e il Comune di Chivasso e stipula un protocollo d’intesa con il CISSAC Caluso.

Partecipa al Tavolo permanente di confronto sul contrasto alla violenza della Regione Piemonte.

Continua i laboratori con le scuole medie e superiori.

Produce il secondo spettacolo teatrale “SELINE NEL REGNO DI BATUA”, storia vera di una donna che faceva la prostituta da noi seguita e rielaborata dai ragazzi.

Nel 2017, oltre a proseguire tutte le attività, Punto a Capo accompagna il CLAN DELLE CICATRICI ad un Festival sulle donne in Sardegna e incontra il Centro Antiviolenza di Nuoro.

Organizza un concorso di idee con le scuole superiori sulla figura dell’uomo autore di violenza, dal quale nasce un cortometraggio dal titolo “Il lungo giorno di Gloria”, in collaborazione con il Teatro a Canone.

Organizza da settembre a novembre un corso di formazione di 62 ore con la Regione Piemonte per la figura di Operatrice di Servizi Antiviolenza rivolto a tutte le volontarie/operatrici del nostro Centro Antiviolenza.

Con il contributo del Lyons donna Chivasso predispone presso i locali del Centro Antiviolenza 3 posti letto per ospitalità in emergenza.

Si iscrive all’Albo Regionale dei Centri Antiviolenza con provvedimento 559 del 27 giugno 2017.

Nel 2018 apre uno Sportello presso il Centro Famiglie nel comune di Rivarolo in collaborazione con il Ciss38 di Cuorgnè.

Sigla protocolli di intesa con il Consorzio dei Servizi Sociali “InRete” di Ivrea e Ciss38 di Cuorgnè.

Apre CASA ILE e CASA MARIUCCIA, quattro nuovi alloggi per l’ospitalità di donne (ed eventuali figli/e) che subiscono violenza.

 2019 Attraverso un finanziamento della Regione Piemonte amplia i servizi dedicati agli autori di violenza contro le donne: instaura una collaborazione con la casa circondariale di Ivrea, mettendo in scena per le persone detenute lo spettacolo teatrale “Da lui mi sciolsi” del Teatro a Canone e prevedendo l’attivazione di gruppi a cadenza bisettimanale di sensibilizzazione. Allestisce inoltre un alloggio per l’ospitalità di uomini che intendono affrontare un percorso di consapevolezza e cambiamento del proprio agire violento.

Inizia una collaborazione con lo sportello antiviolenza “Insieme per Te” della Croce Rossa di Mathi, comitato di Fiano.

 

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